Blending the physical and the virtual workplace
Progetto: Blending the physical and the virtual workplace: How different hybrid work’s models disrupt the labor market and call for emergent configurations of organizational and human resource management practices
Responsabile scientifica UNIUD: Prof.ssa Francesca Visintin
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Prof.ssa Francesca Visintin, Prof. Giancarlo Lauto, Dott.ssa Gouya Harirchi, Dott.ssa Alexia Ciroi
Importo totale del progetto: € 185.712,00
Importo del progetto Uniud: € 65.000,00
Finanziamento Uniud: € 10.854,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 20224BJLC7 - CUP: G53D23001920006
Progetto di ricerca PRIN: Integrazione tra il posto di lavoro fisico e virtuale
Intro
La pandemia di COVID-19 ha accelerato la diffusione del lavoro da remoto, mettendo in discussione il tradizionale ambiente lavorativo e rivelandone sia vantaggi che criticità. Se da un lato il lavoro da remoto ha aumentato produttività, autonomia e flessibilità, dall’altro ha evidenziato rischi come isolamento sociale, sfocatura dei confini tra vita privata e lavoro e aumento dello stress tecnologico.
Per rispondere a queste sfide, il modello di lavoro ibrido si sta affermando come soluzione ottimale, combinando giorni di lavoro in ufficio e da remoto per bilanciare produttività, benessere e coinvolgimento dei dipendenti.
Questa ricerca intende approfondire l’implementazione efficace del lavoro ibrido sotto tre prospettive. A livello organizzativo, analizzerà il job design necessario per integrare meccanismi di coordinamento, tecnologie digitali e leadership, esplorando il ruolo delle pratiche HR nel facilitare la transizione verso modelli flessibili. Invece, a livello individuale, esaminerà come i sistemi di gestione della performance possano supportare autonomia, responsabilità e significato del lavoro in un contesto ibrido.
Infine, l’unità di Udine si focalizzerà su una prospettiva macro, indagando come la diffusione del lavoro ibrido per specifiche categorie di professionisti stia, da un lato, ampliando l'estensione geografica del mercato del lavoro a cui le aziende possono attingere nella ricerca del personale e, dall'altro, generando carenza di competenze per interi settori in determinate aree locali, portando anche disuguaglianze più profonde tra i sistemi industriali.
Metodologia della ricerca
Step 1. Raccolta dati secondari tramite accesso a gruppi dedicati al remote working (full remote in particolare) su Linkedin, Facebook e Telegram. Interviste con attori del settore ICT.
Step 2. Rilevazione tramite questionari sugli studenti e i laureati di Informatica (in senso lato) ed Economia dell’Università di Udine, con focus particolare sugli iscritti dal 2013 (ma non solo).
Step 3. Analisi dei percorsi professionali dei 2000 laureati, su Linkedin
Step 4. Interviste ad un sottocampione di laureati per comprendere le motivazioni della loro scelta.
Step 5. Interviste semi-strutturate ad un campione di imprese operanti in FVG nei settori ICT.
Step 6. Analisi preparatoria con una VPA su 10 lavoratori nel settore ICT su 4 scenari, così da indentificare le principali determinants per la scelta del posto di lavoro.
Step 7. Definito questionario per analisi quantitativa con Conjoint.
Step 8. Incaricato una società per la raccolta dei dati necessari a fare una Conjoint Analysis su 500 lavoratori ICT con 9 scenari di 6 caratteristiche con 3 livelli ciascuna
Step 9. Analisi dati
Obiettivi
A causa della natura emergente del fenomeno del lavoro ibrido e della conseguente scarsità di ricerche in questo ambito, il progetto adotterà un approccio esplorativo con l'obiettivo di:
i) chiarire le dimensioni salienti che le organizzazioni dovrebbero considerare nell'implementazione di modelli di lavoro ibrido;
ii) identificare le implicazioni della transizione verso un ambiente di lavoro ibrido, adottando tre principali prospettive:
a. la ridefinizione dei meccanismi di coordinamento, con un focus sui comportamenti di leadership e sulle tecnologie digitali, e la loro applicazione nei contesti virtuali e fisici;
b. le modifiche ai meccanismi di controllo attraverso l'implementazione di sistemi di gestione delle performance coerenti con le nuove sfide poste dagli assetti di lavoro ibrido;
c. la riconfigurazione del mercato del lavoro locale e l’evoluzione della relazione tra datori di lavoro, dipendenti e sistemi territoriali.
Nello specifico, l'unità di ricerca di Udine indagherà la trasformazione delle relazioni tra dipendenti e datori di lavoro generata dalla modalità di lavoro da remoto e ibrido, aggiungendo un livello di analisi macro che completa il lavoro delle altre unità locali verso la definizione di un quadro generale per l'interpretazione del fenomeno. In linea con l'approccio complessivo del progetto, l'unità si concentrerà sulla sistematizzazione delle variazioni negli accordi contrattuali tra professionisti e datori di lavoro e sull’analisi delle dinamiche competitive che riguardano i processi di acquisizione dei talenti nel mercato del lavoro.