Carriere e remote working

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Il progetto di ricerca ‘Cervelli sold-out’ mira ad indagare le carriere e l’utilizzo del remote working nel mercato del lavoro locale.


La ricerca punta a studiare e comprendere come la pandemia di Covid-19 abbia impattato sui modelli organizzativi delle imprese ed in particolare sull’utilizzo della componente remota del lavoro (smart working o remote working) in particolare quando questa viene estesa all’estremo, ossia non sia prevista la presenza in sede, se non per qualche giornata ogni 4 o 6 mesi.

Grazie a questi nuovi modelli organizzativi è oggi possibile seguire percorsi di carriera internazionale senza spostarsi dalla nostra regione, con opportunità di impiego difficili da emulare dalle piccole e medie imprese locali, spesso attive su ridotte nicchie di mercato e con margini contenuti.

La dimensione del fenomeno e le sue dinamiche necessitano di uno studio approfondito fino ad ora ancora non realizzato.

Step 1 (Gennaio-Aprile 2023). Raccolta dati secondari tramite accesso a gruppi dedicati al remote working (full remote in particolare) su Linkedin, Facebook e Telegram. Interviste con attori del settore ICT.
Step 2 (Maggio-Giugno 2023). Rilevazione tramite questionari sugli studenti e i laureati di Informatica (in senso lato) ed Economia dell’Università di Udine, con focus particolare sugli iscritti dal 2013 (ma non solo).
Step 3 (Luglio-Dicembre 2023). Interviste semi-strutturate ad un campione di imprese operanti in FVG nei settori ICT.

Comprendere come le persone e le imprese scelgano questa modalità di lavoro, quali tipologie di lavoro – autonomo, parasubordinato, subordinato – vengano maggiormente impiegate, la diffusione dell’uso di intermediari abilitati o meno, il livello retributivo e le prospettive di carriera, nonché ogni altra informazione che possa essere frutto di riflessione e che possa avere un impatto sul mercato del lavoro locale.

Prof. Francesca Visintin
Prof. Daniel Pittino
Dott. Alida Cimarosti
Dott. Clara Giacomini

“Questo lavoro è una grande avventura scientifica. Ma è anche una grande avventura umana. L'umanità ha fatto passi da gigante. Tuttavia, ciò che sappiamo è davvero molto, molto poco rispetto a ciò che dobbiamo ancora sapere”.

Fabiola Gianotti, direttrice generale del Cern di Ginevra